Questa mattina, ascoltando e leggendo le notizie sulle pantagrueliche cene di Matteo Renzi quando presiedeva la provincia di Firenze e della relativa indagine aperta dalla Corte dei Conti, mi sono chiesto: ma è possibile che la Corte dei Conti, sulle spese di rappresentanza di un ente come la provincia o il comune di Firenze, debba intervenire in seguito a inchieste giornalistiche? O addirittura in seguito all’intervista rilasciata da un ristoratore? In teoria, estraggo dal sito della stessa Corte, dovrebbe esercitare “un controllo sulla gestione finanziaria degli enti a cui lo Stato contribuisce in via ordinaria”.
Così mi sono chiesto: quanti dipendenti avrà la Corte dei conti? Magari sono troppo pochi per un lavoro così puntuale. Oppure sono tanti e lavorano poco.
Una rapida ricerca su Google e capito sul sito della stessa Corte, precisamente sulla pagina dove sono registrati i tassi di assenza. Il primo elemento interessante è che paiono fermi alla fine del 2013: l’organo supremo di controllo sui conti pubblici non diffonde da due anni i dati su assenze e presenze dei dipendenti. Ma anche i numeri non scherzano. Prendiamo un mese NON di vacanze, tipo ottobre. Certo, ci sono dentro ferie, malattia, permessi giornalieri a vario titolo,
aspettativa, congedo obbligatorio. Però…però…. Ecco qua
Il file completo è a questo link e ci sono vette del 40%. Allora mi son detto: dipenderà dal fatto che registrano anche assenze che altri non registrano come tali. Che so, il congedo obbligatorio, appunto. Ci vuole un metro di confronto. Un’altra amministrazione. Un altro giro su Google. Prendiamo il ministero dell’Interno, con la segnalazione che i dati non sono omogenei: la rilevazione, in questo caso, è trimestrale e dunque – per evitare che ci finisse dentro la coppia Natale/Capodanno che avrebbe fatto esplodere il dato – ho preso aprile/maggio/giugno
Il dato è ancora piuttosto alto, ma sicuramente inferiore a quello della Corte. E, ripeto, i dati non sono omogenei: per esempio dove vediamo quel 21,39%, potrebbe esserci stata una malattia che ha tenuto a casa due persone per 15 giorni. Bisogna considerare che si parla solo di dirigenti e gli uffici non sono enormi. Se si cambia mese, per la Corte dei Conti, non cambia molto rispetto alla prima immagine che avete visto. Questo è novembre
Tutto questo considerando che, come mi segnala qualcuno su Twitter
@simonespetia Costo nel 2013 : 313 milioni di euro. Il National Audit Office è costato 80 milioni di euro. E recupera molto di più
— Johannes Bückler (@JohannesBuckler) 13 Ottobre 2015
Per essere proprio tranquilli prendiamo i dati di ottobre 2013 (dello stesso periodo dei primi che abbiamo visto) di un’altra struttura giudiziaria, seppur non di rango costituzionale: il tribunale di Milano
Nota conclusiva, per evitare che arrivi la solita ondata: questa raccolta di dati è avvenuta per puro caso. Non ho alcun interesse “politico” a demolire la Corte dei Conti e ho tutto l’interesse, da cittadino italiano e da giornalista, che appuri come l’attuale Presidente del Consiglio abbia speso migliaia di euro pubblici in ristoranti quando guidava la provincia di Firenze.